Bianca da Morire

Nella Milano dei giardini verticali e del cambiamento, si muove Bianca, sedici anni, ossessionata dal desiderio di sfondare nel mondo del cinema. Per farlo, è pronta ad ascoltare la più nera parte del cuore. Mentire, manipolare, sedurre. Uccidere. Per Bianca il corpo è un’arma letale, strumento di affermazione, di riconoscimento. Un corpo-arma per non morire anonima. 

Dove il linguaggio della cronaca e i sociologismi sul disagio giovanile non possono arrivare, Bianca da morire scava fino a toccare il grumo autentico di desideri e solitudine che determina azioni scioccanti.

Bianca siamo noi. L’incarnazione terribile delle nostre ambizioni frustrate, delle nostre paure infantili che non ci lasciano mai.

Bianca è anche un Paese intero, che ha in Milano il suo specchio più illusorio.

"Bianca assume su di sé la malvagità, è l’opposto di una santa, eppure forse sfiora il martirio. Di certo, la poesia."
Laura Bosio